La prima riserva naturale istituita in Sicilia ingloba un tratto di
circa sette chilometri di costa splendida ed assolutamente incontaminata,
affacciata sul Golfo di Castellammare,
nonché la catena di montagne che fa da magnifica cornice alle piccole calette
ed ai suggestivi strapiombi sul mare. Importantissima per la grande ricchezza
di piante rare ed endemiche, lo Zingaro
lo è forse di più dal punto di vista faunistico: l’esistenza di nicchie
ecologiche molto varie consente una diversità faunistica elevata non
riscontrabile in altri luoghi dell’isola. Allo Zingaro infatti, nidificano si
riproducono almeno trentanove specie di uccelli, principalmente rapaci, tra i
quali il falco pellegrino, il gheppio e la poiana. L’area della riserva riveste
anche una grande importanza in quanto nella spettacolare Grotta dell’Uzzo ha avuto sede uno dei primi insediamenti
preistorici della Sicilia. Magnificamente organizzata dal punto di vista della
fruizione, sentieri con precise indicazioni, rifugi, punti d’acqua, aree
attrezzate, musei, parcheggi auto, ecc…, la Riserva dello Zingaro è
visitabile solamente a piede, non esistono al suo interno strade carrabili.
Proponiamo di seguito in maniera succinta, tre percorsi più rappresentativi dei
vari aspetti dello Zingaro: il primo si snoda interamente lungo la costa, tra
l’ingresso sud-est versante Scopello
e l’ingresso Nord versante San Vito Lo
Capo; il secondo interessa per metà per poi inoltrarsi in una delle zone
dello Zingaro Alto e fa ritorno al
mare; il terzo, infine, il più impegnativo, è praticamente un tour completo,
interessando sia la costa che l’intera parte alta della Riserva dello Zingaro.
Tutti i sentieri son ben supportati da adeguata segnaletica.
I° Percorso, Sentiero
Principale: ingresso Sud-Est versante Scopello, Punta della Capreria, Cala
del Varo, Cala Disa, Zingaro, Cala
Marinella, Tonnarella dell’Uzzo, Ingresso Nord della Riserva versante San Vito
Lo Capo. Lunghezza sette chilometri circa, andamento pianeggiante, durata 2/3
ore, rifornimenti d’acqua ai rifugi Capreria, Varo e Uzzo.
II° Percorso, Mare Monti:
ingresso Nord versante San Vito Lo Capo, Tonnarella dell’Uzzo, Rifugio Uzzo,
Grotta dell’Uzzo, Marinella, Contrada Sughero, Baglio Cusenza, Canalone e
Grotta mastro Peppe Siino, Rifugio Uzzo, Ingresso Nord della Riserva. Lunghezza sette chilometri circa, durata ¾
ore, rifornimenti d’acqua al rifugio dell’Uzzo, pozzo in c.da Sughero,
abbeveratoio a Baglio Cusenza.
III°
Percorso, Zingaro Alto: ingresso Sud, Baglio Cusenza,
Contrada Sughero, Monte Passo del Lupo, Portella Mandria Nuova, Pizzo Aquila,
Monte Speziale, Pianello, Monte Scardina, Pizzo Passo del Lupo, Pizzo Corvo,
Marinella, ingresso Sud. Lunghezza dieci chilometri circa, urata 7/8 ore,
andamento misto, rifornimenti d’acqua al pozzo in c.da Sughero, al Baglio
Cusenza e in contrada Pianello.
Un
filo di perle lungo sette chilometri.
Una continua teoria di pareti a picco, aspri promontori, magnifiche calette,
profonde rientranze, antri e cunicoli sottomarini, bassi scogli, stretti
valloncelli, fantastiche spiagge di ciottoli e sabbie che si specchiano in un
mare incontaminato, dai toni cangianti: qui azzurro turchino e celeste, laggiù
blu, ceruleo, oltremare. E’ sempre limpido. Sempre tranquillo. Questo è il mare dello Zingaro, pochi
chilometri di litorale paesaggisticamente unico, sfarzoso e prodigo di continue
sorprese man mano che sul sentiero principale s’avanza il visitatore. Si, perché
lo scopri a poco a poco questo magnifico paradiso, passo dopo passo, facendoti
strada tra i poderosi pulvini d’euphorbia e le palmette sontuose. E ti sembra
impossibile che, ancora esistano in questa martoriata
terra di Sicilia luoghi come questi; che questo luogo sia stato strappato
all’empietà dell’uomo, per conservarsi all’uomo stesso, in tutto il suo
splendore
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